domenica 11 agosto 2013

Nomadi Utopia con testo





Utopia aveva una sorella maggiore
che si chiamava Verità senza errore 
lanciava spesso un aquilone nel vento 
su cui era scritto libertà con l'accento.
Le due sorelle trascorrevano il tempo 
senza fermarsi mai neppure un momento 
avvinte sempre quel aquilone 
senza sapere, sapere ragione
Ma troppo deboli le braccia delle fate 
e troppo fini quelle dita delicate 
strappò la fune il forte vento quel giorno 
e l'aquilone più non fece ritorno.
Quell'incidente cancello la magia 
le due sorelle separaron la via, 
Utopia andò per il mondo a cercare 
e Verità già si pensava a sposare.
La Verità si sposava col Tempo 
anche Utopia fu invitata all'evento, 
"Non ti sposare resta libera che tedi 
guarda che le parole son seni!"

"E parole sono seni hai ragione 
ma per fiorire non è già la stagione". 
"Il tuo non è un matrimonio d'affetto 
ti peserà questa casa e quel letto."
Mentre Utopia andava via allegramente 
perché vedeva il futuro presente 
Verità a capo chino sussurrava 
"Stai confondendo il desiderio e il destino".
E l'animo corse come fa un torrente 
cambiando segno tra passato e presente, 
Utopia ogni notte un uomo amava 
ed all'alba lo abbandonava.
Per verità a quanto si dice 
il matrimonio non fu mai felice 
il Tempo non è un marito ideale 
avaro vecchio ed anche brutale.
Ma infondo infondo qualcosa ne ha avuto 
con tanti (mille)* amanti lo ha reso cornuto 
ed alla fine dell'infedeltà 
ha avuto l'eredità.
Mentre Utopia che non ha un padrone 
ne ha centomila senza alcuna ragione 
resta da sempre a vagare nel prato, 
ma l'aquilone non l'ha più trovato






Ala bianca Nomadi