martedì 21 maggio 2013

Addio a Ray Manzarek tastierista dei Doors


LUTTO

Doors, addio al tastierista Ray Manzarek

Scomparso a 74 anni. Era malato di cancro.

È stato definito l'architetto dei Doors. Ray Manzarek, tastierista della famosa band di Jim Morrison, è morto in Germania all'età di 74 anni.
Il tastierista che fondò uno dei gruppi più famosi della storia del rock è deceduto dopo aver lottato a lungo contro il cancro.
 Nato a Chicago il 12 settembre del 1939, il musicista era considerato il pilastro, la mente della band americana, che ha scritto una tra le più importanti pagine del rock psichedelico degli Anni 60 e 70.
L'INCONTRO CON MORRISON. L'incontro con Morrison avvenne ai tempi dell'università. Il pianista, che incontrò per caso il cantante a Venice Beach, in California, luogo di ritrovo della gioventù hippy del tempo, disse in seguito di essere rimasto molto colpito da alcune poesie di Morrison, tra cui una bozza di Moonlight Drive.
I due insieme decisero così di arruolare alla chitarra Robbie Krieger e John Densmore alla batteria per formare la band che avrebbe preso il nome dei Doors.
LA NASCITA DEI DOORS. «Krieger portò le chitarre del flamenco, io un po' di musica classica con un po' di blues e jazz, e certamente John Densmore era dentro il jazz sino al midollo. Jim portava la poesia della beat generation e quella del simbolismo francese, e questo è il brodo nel quale sono nati i Doors, al tramontar del sole sulla costa dell'Oceano Pacifico, alla fine, al termine del mondo occidentale civilizzato», raccontò Ray Manzarek in un'intervista alla radio pubblica americana Npr, 13 anni fa.
VENDUTI 100 MLN DI ALBUM. Da quel tramonto, era il 1965, la rock band vendette qualcosa come 100 milioni di album e conquistò cinque dischi di platino.
Dopo la morte del frontman Morrison, avvenuta nel 1971, fu lo stesso Mazarek a raccogliere l'eredità dei Doors, non smettendo mai di suonare e creare musica.
Appena saputa la notizia della scomparsa dell'amico e collega, Krieger ha fatto sapere di essere profondamente rattristato: «Sono grato di essere stato in grado di suonare le canzoni dei Doors per oltre una decade. Ray è stata una parte importante della mia vita e mi mancherà».
LE TENSIONI CON IL PRODUTTORE. Mazarek amava raccontare di quando lui e Morrison avevano sfidato il produttore Ed Sullivan che aveva chiesto loro di non usare, nei concerti, la parola 'higher' (sballato), nella loro famosa canzone Light my fire, suggerendo di usare parole dalla cadenza simile, ma dal significato più innocente, come wire (cavo) o flyer (volantino).
Lui e Morrison, in camerino prima del famoso concerto del 1969, avevano risposto: «Certo signore, come vuole lei», ma poi avevano usato la parola incriminata, senza cambiare di una virgola il testo. «Sullivan si arrabbiò così tanto che non ci strinse nemmeno la mano alla fine del concerto».
IL RICORDO DELLA MUSICA. Oltre a essere stata la colonna portante del muro sonoro della celebre band, a Manzarek è attribuito il merito per aver scoperto vari talenti musicali dopo quello di Morrison. A lui si deve la nascita della banda punk degli X e la scoperta di molti altri artisti del panorama musicale americano degli ultimi anni.
«I Doors erano il suono di Los Angeles», ha twittato Slash, altra leggenda del rock, «riposa in pace Ray, le parole non hanno significato ora».
Non fiori, ma opere di bene: la famiglia di Manzarek ha chiesto di devolvere le eventuali donazioni all'associazione Standup2cancer.org.
Lunedì, 20 Maggio 2013

Nessun commento:

Posta un commento